Colloquio telefonico tra il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz, e il presidente russo, Vladimir Putin. Scholz ha chiesto a Putin il ritiro delle truppe dall’Ucraina e l’ha esortato a negoziare con Kiev. Un possibile accordo deve “basarsi sulle nuove realtà territoriali”, ha risposto il presidente russo. La telefonata, su iniziativa della Germania, avrebbe “aiutato il presidente russo riducendo il suo isolamento e, in definitiva, facendo proseguire la guerra in Ucraina”, ha fatto sapere Zelensky.
Zelensky: la telefonata tra Scholz e Putin “apre il vaso di Pandora”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che la telefonata del cancelliere tedesco Olaf Scholz con Vladimir Putin ha aperto “il vaso di Pandora”, minando gli sforzi per isolare il leader russo. “Ora potrebbero esserci altre conversazioni, altre telefonate. Solo tante parole. E questo è esattamente ciò che Putin vuole da tempo: è estremamente importante per lui indebolire il suo isolamento”, ha detto Zelensky.
Kiev, “Scholz-Putin? Un inutile tentativo di appeasement”
L’Ucraina condanna la telefonata del cancelliere tedesca Olaf Scholz al presidente russo Vladimir Putin come “un tentativo di appeasement” che non fa avanzare gli sforzi per la pace, a tre anni dall’invasione russa. “I discorsi danno solo a Putin la speranza di alleviare il suo isolamento internazionale”, ha precisato il ministero degli Esteri ucraino, aggiungendo: “Ciò che serve sono azioni concrete e forti che lo costringano alla pace, non persuasione e tentativi di appeasement che Putin interpreta come un segno di debolezza e li usa a suo vantaggio”.
Cremlino, “importante” che Scholz abbia contattato Putin
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che la conversazione odierna tra il presidente Vladimir Putin e il cancelliere tedesco Olaf Scholz è avvenuta “su iniziativa della parte tedesca, e questa, ovviamente, è la sua importanza”. Il portavoce, citato dalle agenzie russe, ha aggiunto che è impossibile parlare di coincidenza di opinioni tra i due leader, ma il dialogo in sé è “positivo”.
Zelensky, “con Trump la guerra di Putin finirà prima”
“Sotto l’amministrazione del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, la guerra della Russia contro l’Ucraina finirà prima, anche se non esiste una data esatta”. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista a Suspilne. Zelensky ha assicurato che con Trump si è sviluppata “un’interazione costruttiva”, aggiungendo che il tycoon gli ha chiesto di partecipare ai negoziati con la Russia. “Siamo un Paese indipendente. E noi durante questa guerra abbiamo dimostrato che la retorica del ‘siediti e ascolta’ non funziona”, ha sottolineato il leader ucraino.
Media, Scholz ha riferito agli alleati Ue su telefonata con Putin
Dopo la telefonata con Putin, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha riferito ai partner europei. Lo riporta lo Spiegel. La Cancelleria si preparava da settimane alla telefonata con Putin e si è coordinata strettamente con i governi americano, britannico, francese e con gli altri partner del G7. Ersìa stato concordato che la telefonata tra Scholz e Putin avvenisse dopo le elezioni americane ma prima del vertice del G20 in Brasile, dove Scholz si recherà domenica. La Russia sarà rappresentata dal ministro degli Esteri Serghei Lavrov.
Putin a Scholz: “Accordo solo sulla base nuove realtà territoriali”
Un possibile accordo per porre fine al conflitto in Ucraina deve “basarsi sulle nuove realtà territoriali”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin al cancelliere tedesco Olaf Scholz, secondo quanto riferisce il Cremlino. “Le proposte della Russia sono ben note e sono state delineate, in particolare, in un discorso in giugno al ministero degli Esteri russo”, afferma il Cremlino, ricordando un intervento in cui Putin poneva come condizioni per un cessate il fuoco il ritiro delle forze ucraine dalle quattro regioni parzialmente occupate dalla Russia e l’impegno a non entrare nella Nato.
Il Cremlino conferma la telefonata tra Putin e Scholz
Il Cremlino ha confermato che il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno avuto oggi un colloquio telefonico, il primo dopo quasi due anni.
Zelensky a Scholz, così aiuti Putin a rompere l’isolamento
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto al cancelliere tedesco Olaf Scholz che la sua telefonata a Vladimir Putin “aiuterà il presidente russo a ridurre il suo isolamento e, in ultima analisi, a far proseguire la guerra in Ucraina”. Lo riporta Sky News.
Berlino alla Tass, Putin e Scholz manterranno contatti
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin hanno convenuto di “mantenere le comunicazioni” dopo la telefonata di oggi, secondo quanto ha detto all’agenzia russa Tass una fonte del governo tedesco.
Scholz a Putin: “Truppe nordcoreane in Russia rappresentano una escalation”
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiarito al presidente russo Vladimir Putin che l’invio di soldati nordcoreani in Russia per missioni di combattimento contro l’Ucraina rappresenta una grave escalation e un’espansione del conflitto, ha fatto sapere un funzionario del governo tedesco.
Scholz a Putin: “Ritirate le truppe”
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha esortato il presidente russo Vladimir Putin a porre fine alla guerra in Ucraina e a ritirare le truppe in una telefonata, sottolineando che la Germania sosterrà l’Ucraina per tutto il tempo necessario, ha dichiarato un portavoce del governo tedesco. Scholz ha anche detto a Putin che la Russia dovrebbe prepararsi a negoziare con l’Ucraina con l’obiettivo di raggiungere una pace giusta e duratura, ha aggiunto il portavoce. Scholz aveva già parlato al telefono con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e lo farà di nuovo dopo la telefonata con Putin, ha aggiunto il portavoce.
Fonti, in Cina fabbrica di droni militari per la Russia
L’Unione Europea ha presentato agli Stati membri informazioni “credibili” che droni di tipo militare vengono prodotti in Cina per essere direttamente impiegati dalla Russia nella guerra in Ucraina. Lo sostengono diverse fonti diplomatiche alla vigilia del Consiglio Affari Esteri, che sarà chiamato a discutere la situazione. “Non abbiamo una panoramica chiara di cosa sta accadendo”, ha sottolineato un alto funzionario europeo, precisando che non è al momento noto se i droni siano stati effettivamente utilizzati in Ucraina o se le autorità cinesi siano a conoscenza dell’operazione. “Ci sembra improbabile che non lo siano”.
Bloomberg, “oggi telefonata tra Putin e Scholz”
Secondo Bloomberg, che cita fonti a conoscenza della questione, il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno in programma oggi una telefonata. Sarebbe la prima conversazione diretta tra i leader in quasi due anni. Per il momento non si hanno altre conferme.
Russia, in discussione nuovo scambio di prigionieri con Usa: dopo inaugurazione di Trump
L’avvocato della donna con doppia nazionalità russa e americana Ksenia Karelina, condannata in Russia a 12 anni di carcere per tradimento, per aver donato 50 euro alla charity in sostegno dell’Ucraina, ha confermato a Novaya Gazeta che sono in corso trattative per un nuovo scambio di prigionieri fra i due Paesi. Scambio che dovrebbe avvenire a febbraio, qualche settimane dopo l’inaugurazione di Donald Trump. Karelina era stata condannata lo scorso agosto poco dopo lo scambio di prigionieri in cui erano stati coinvolti fra gli altri il trafficante d’armi Viktor Bout e, da parte russa, dei dissidenti Vladimir Kara-Murza e Ilya Yashin.
Abkhazia, oppositori fanno irruzione in Parlamento
Oppositori della dipendenza dell’Abkhazia alla Russia hanno fatto irruzione nel Parlamento della regione indipendentista della Georgia a Sukhumi per protestare contro l’accordo con Mosca sostenuto dal ‘leader’ filo russo Aslan Bzhaniya in discussione per la ratifica in aula. Una intesa che offre una corsia preferenziale agli investimenti russi sulla costa del Mar Nero, consentendo ai russi l’acquisto di nuovi edifici (è ancora vietato in Abkhazia l’acquisto di proprietà immobiliari da parte degli stranieri). L’accordo viene definito ‘la legge sugli appartamenti”. Il voto di ratifica previsto è saltato a causa delle proteste. Ma gli attivisti chiedono che venga completamente abbandonato perché va contro gli interessi economici e di sicurezza della regione.
“Il confronto cresce e c’è il rischio che si trasformi in un bagno di sangue”, ha scritto Nuzhnaya Gazeta wrote. La Russia ha riconosciuto l’indipendenza dell’Abkhazia, così come dell’Ossezia del sud, dopo la guerra del 2008. L’economia dell’Abkhazia è quasi completamente dipendente da quella russa che si fa carico dei salari dei dipendenti pubblici così come delle spese sociali. Gli attivisti sono riusciti a entrare nell’edificio dopo aver rotto le finestre. Le forze di sicurezza hanno sparato gas lacrimogeni contro la folla. Almeno due persone sono rimaste ferite.
Georgia, proteste in Abkhazia contro legge investimenti russi
Scontri tra polizia e manifestanti dell’opposizione sono avvenuti oggi a Sukhumi davanti al Parlamento della repubblica separatista dell’Abkhazia, in Georgia, quando i dimostranti hanno cercato di fare irruzione nell’edificio per protestare contro un disegno di legge in discussione che permetterebbe a società russe di partecipare a progetti di investimento immobiliare nel territorio secessionista. Una decisione che l’opposizione vede come dannosa per la sovranità economica della stessa Abkhazia. Mentre il dibattito è stato rinviato, i manifestanti hanno lanciato pietre e bastoni contro gli agenti, che sbarravano loro l’accesso al Parlamento, secondo quanto riferiscono i giornalisti delle agenzie russe sul posto. L’Abkhazia, che ha un territorio di soli 8.600 chilometri quadrati sul Mar Nero e 244.000 abitanti, ha dichiarato l’indipendenza dalla Georgia fin dal 1992, ma è riconosciuta soltanto da cinque Paesi, tra cui la Russia, da cui dipende per la sua sopravvivenza economica e militare.
Londra, “aereo militare russo intercettato vicino a cieli del Regno Unito”
Il ministero della Difesa britannico ha riferito oggi di aver mobilitato nelle scorse ore a scopo precauzionale due suoi caccia intercettori per sorvegliare gli spostamenti di un ennesimo velivolo militare russo in volo sulle acque del Mare del Nord, “a ridosso” (ma fuori) dello spazio aereo del Regno Unito. L’aereo di Mosca è stato identificato come una Bear-F, denominazione Nato del Tupolev-95, bombardiere strategico quadrimotore, ma anche della sua variazione da ricognizione, il Tu-142. Il velivolo, come si legge in una nota, ha proseguito per la sua rotta senza mai “violare lo spazio aereo sovrano” del Regno, ma volando comunque attraverso quella che Londra considera una sua “zona d’interesse”.
“I nostri avversari non devono mai dubitare della nostra determinazione irremovibile e della nostra formidabile capacità di proteggere il Regno Unito”, ha commentato Luke Pollard, viceministro della Difesa nel governo di Keir Strarmer.Episodi di questo tipo e tensioni varie si sono moltiplicate negli ultimi tempi fra Russia e Occidente sullo sfondo della guerra in Ucraina, oltre che con la Cina. Il ministero ricorda fra l’altro come sia di pochi giorni fa l’incontro ravvicinato sul mare con navi da guerra russe in transito attraverso la Manica: navi che si sono anche “esercitate” nelle acque internazionali del Canale, come riportato da Mosca, e che i comandi della Marina britannica hanno fatto scortare da diverse unità della Royal Navy fino a che non hanno raggiunto l’Oceano Atlantico.
Media, servizio aeronautico Kiev valuta riapertura a voli civili
Il servizio aeronautico statale dell’Ucraina sta valutando la possibilità di aprire gradualmente e parzialmente lo spazio aereo all’aviazione civile e Leopoli potrebbe diventare la prima città con un aeroporto funzionante. Lo scrive Reuters sul suo sito. Il Servizio aeronautico statale dell’Ucraina ha osservato che sta valutando la possibilità di aprire gradualmente e parzialmente lo spazio aereo per l’aviazione civile “a condizione di valutare i rischi e ridurli a un livello accettabile e di attuare ulteriori misure di sicurezza”. La regione di Leopoli, che confina con la Polonia, ha meno probabilità di essere attaccata dalla Russia rispetto ad altre regioni dell’Ucraina, sebbene le forze russe abbiano attaccato le sue infrastrutture di gas e effettuato attacchi con droni e missili. L’aeroporto di Leopoli ha due terminal e prima della guerra poteva servire fino a 3.000 passeggeri l’ora.
Zelensky, abbiamo bisogno di più armi e difesa aerea
“Ci stiamo difendendo costantemente dagli attacchi russi e abbiamo costantemente bisogno di una protezione efficace da questo terrore. Continuiamo a ripetere che l’Ucraina ha bisogno di più sistemi di difesa aerea, della capacità di distruggere i mezzi di terrore in territorio nemico, di pacchetti di difesa e di una maggiore pressione sanzionatoria sulla Russia”. E’ la richiesta postata su X dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nelle ultime 24 ore, ha ricordato il leader di Kiev, le truppe di Mosca “hanno bombardato la regione di Donetsk”, “di Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia, Mykolaiv, Kharkiv, Luhansk, Kherson, Sumy e Chernihiv, utilizzando artiglieria, droni e bombe aeree guidate”, mentre ieri sera è stata colpita Odessa con “un massiccio attacco combinato con missili e droni”.
Mosca chiede rilascio cittadini russi ostaggi di Hamas
Mosca ha chiesto il rilascio immediato dei cittadini russi Alexander Trufanov e Maxim Kharkin, detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza. Lo afferma la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Lo riporta la Tass. “Oggi più di un centinaio di persone rimangono prigioniere. Partiamo dal fatto che la cattura e la detenzione forzata a lungo termine di persone innocenti non possono in alcun modo essere giustificate. Ripetiamo il nostro appello per il rilascio immediato e incondizionato di tutti i civili nelle mani di persone dei gruppi palestinesi, e prima di tutto dei nostri compatrioti Trufanov e Kharkin”, ha affermato Zakharova.
Zelensky: la Russia ha colpito il territorio del porto di Odessa
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che le forze russe hanno colpito il territorio del porto di Odessa, nel sud dell’Ucraina, uccidendo una persona e ferendone 10. “Ieri sera c’è stato un attacco massiccio combinato su Odessa: sono stati usati missili e droni. Anche il territorio del porto è stato colpito”, ha dichiarato Zelensky in un messaggio sui social media.
Mosca, 36 droni ucraini intercettati su regione Krasnodar
Almeno 36 droni sono stati lanciati durante la notte dalle forze ucraine sulla regione russa di Krasnodar, sul Mar Nero. Lo riferisce il ministero della Difesa di Mosca, affermando che tutti i velivoli senza pilota sono stati intercettati. Altri due droni, aggiunge il ministero, sono stati distrutti dalle difese aeree sulla regione di confine di Belgorod, tre sulla Crimea, annessa alla Russia, e dieci sul Mar d’Azov.
Attacco con droni a Odessa, morta una donna
Le forze russe hanno attaccato la città meridionale ucraina di Odessa con droni, uccidendo una donna e ferendo almeno altre due persone. Alcune infrastrutture civili sono state danneggiate. Lo ha annunciato Oleh Kiper, capo dell’amministrazione militare regionale di Odessa, in un post su Telegram, secondo Ukrinform. “I terroristi russi hanno nuovamente effettuato un massiccio attacco con droni su Odessa e sul distretto. Le infrastrutture civili sono state danneggiate. Una donna è stata uccisa”, si legge nel post. L’attacco ha danneggiato edifici residenziali, una chiesa e automobili. Incendi sono scoppiati in alcune località.
Trump: La guerra tra Russia e Ucraina deve finire. Priorità da gennaio”
La guerra tra Russia e Ucraina “deve finire”: lo ha affermato Donald Trump al gala dell’America First Policy Institute in Florida aggiungendo che sarà una sua priorità quando assumerà il potere a gennaio.
Il presidente eletto, come riporta la Bbc, ha ripetuto più volte che porrà fine al conflitto subito dopo il suo insediamento, anche se non ha dettagliato il suo piano per farlo. Trump ha detto ai sostenitori che le sue altre priorità sono il Medio Oriente, “ripulire le burocrazie corrotte, rotte e fallimentari” e porre fine alle “mutilazioni sessuali dei bambini”.
Biden condividerà preoccupazione su soldati nordcoreani in Russia con gli altri leader
Il presidente statunitense Joe Biden condividerà le sue preoccupazioni con gli altri leader sull’arrivo dei soldati nordcoreani in Russia, ha detto il suo consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, definendolo uno sviluppo significativo. Sullivan ha detto ai giornalisti in viaggio con Biden in Perù – per incontri privati ??con il presidente cinese Xi Jinping e i capi di Giappone, Corea del Sud e Brasile – che si aspettava una “serie coordinata di decisioni politiche” in risposta all’accordo nordcoreano.