Dopo Bremer anche Cabal. La Juventus perde il difensore colombiano fino al termine della stagione e ora Thiago Motta è in piena emergenza difensiva, avendo un reparto ridotto al lumicino e davanti a sé la prospettiva di un mese e mezzo pieno di partite fondamentali per il prosieguo della sua prima annata in bianconero. Il responso degli esami medici cui Bacal è stato sottoposto a Torino di ritorno dalla trasferta in Colombia non ha lasciato alcun margine alla speranza: interessato il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, servirà intervento chirurgico e poi una lunga e paziente fase di recupero prima di tornare in campo.
Una disdetta per Thiago Motta, già costretto a fare a meno da inizio ottobre di Bremer finito ko nel corso della sfida di Champions League contro il Lipsia. Assenze pesantissime perché insistono sullo stesso reparto. Nel caso di Bremer le conseguenze si sono viste immediatamente perché la Juventus, prima praticamente imperforabile, ha cominciato a subire gol per poi ristabilirsi negli equilibri solo negli ultimi match. Ora, però, il tecnico deve ricomincia daccapo perché anche Cabal si stava costruendo un ruolo importante nelle rotazioni difensive.
In rosa, alla voce difensori centrali, rimangono ora soltanto Gatti, Kalulu e Danilo che, però, per Motta è un ripiego e che quando è stato chiamato in campo non ha offerto buone prestazioni. Ci sarà bisogno di fare ricorso alla Next Gen o ad alcuni adattamenti, col rischio di scoprire le fasce e dover ricominciare anche sugli esterni. Un rebus di difficile soluzione.
Il calendario non aiuta. Da qui all’apertura del mercato di gennaio ci sono 6 giornate di campionato (Milan, Lecce, Bologna, Venezia, Monza e Fiorentina), 2 di Champions League (Aston Villa e Manchester City) e la Coppa Italia contro il Cagliari. Il 3 gennaio i bianconeri saranno chiamati alla semifinale di Supercoppa italiana a Riyadh contro il Milan e il giorno della Befana all’eventuale finale con Inter o Atalanta. Tecnicamente a mercato aperto, a patto di aver fatto tutto prima di Natale e, possibilmente, di aver già aggregato i calciatori al gruppo.
Giuntoli dovrà lavorare di fantasia e portafogli per dotare la Juventus di altri due uomini in difesa. La fantasia e la competenza servono perché bisognerà identificare i profili corretti: ad esempio, il molto spesso citato Skriniar non può essere l’altro Bremer per caratteristiche fisiche, tecniche e tattiche. I costi, invece, dovranno in qualche modo essere coperti o accedendo al mercato degli svincolati (Sergio Ramos?) o degli scontenti, così da chiudere un prestito per sei mesi limitando i danni, oppure vendendo qualcosa per reinvestire.
Se potesse scegliere, probabilmente Giuntoli costruirebbe il tesoretto liberandosi di Danilo e Arthur, quest’ultimo ancora a libro paga pur essendo fuori dal progetto. E’ facile, però, che alla fine sia il mercato con le sue dinamiche a decidere e non è da escludere che a lasciare la Continassa possa essere uno dei giovani che nel frattempo si sono messi in luce. E’ la strada già percorsa in estate con la valorizzazione economica del lavoro della Next Gen e potrebbe diventare la stella polare anche in gennaio.