Oltre tre miliardi: è questa la cifra, inedita, che lo Stato ha risparmiato scoprendo in anticipo circa 500.000 furbetti del Reddito di cittadinanza. «Grazie al sistema di rilevazione del rischio “Sibilla”, creato e sviluppato utilizzando fondi comunitari – spiega il direttore generale dell’Inps Valeria Vittimberga – siamo riusciti a bloccare le potenziali indebite erogazioni di Rdc. E questo grazie ai meccanismi automatici di controllo e ai forti investimenti nell’Intelligenza Artificiale per incrociare le banche dati e far così emergere gli indici di rischio».
LA PREVENZIONE
Si tratta di controlli preventivi al momento dell’istruttoria delle domande di molte prestazioni che sono alla base di una visione nuova: una manovra anti-frodi che l’Inps sta gradualmente estendendo. Non solo quindi le misure per prevenire l’indebita percezione di sostegni pubblici, ma anche tutta una serie di verifiche e controlli per scoprire chi non versa i contributi, chi utilizza i lavoratori violando le regole, chi simula rapporti di lavoro per incassare versamenti non dovuti.
Non c’è infatti solo il dato del Reddito. Sono oltre 100 mila le domande di Assegno di Inclusione già “intercettate” dai programmi “intelligenti” dell’Inps e che sono state respinte in via preventiva con un risparmio di circa 600 milioni di euro. A queste si sommano le omesse denunce di decesso di pensionati ultracentenari (recuperati 588 mila euro), i controlli sui flussi contributivi relativi alla Naspi (72,2 milioni), Indennità Covid per artigiani e commercianti (6,2 milioni accertati e in via di recupero), l’annullamento di rapporti fittizi con i lavoratori domestici (17,8 milioni). Risultati frutto di una svolta decisa. «L’Inps – aggiunge il direttore generale Valeria Vittimberga – ha adottato questa tecnologia, trasformandola in un paradigma nei propri processi per migliorare i servizi ai cittadini e incrementare così il valore pubblico generato. Del resto l’Istituto vanta un’esperienza consolidata nel Machine Learning, applicato a tutti i livelli: l’analisi di grandi volumi di dati consente di identificare tendenze e anche comportamenti sospetti, contribuendo così alla prevenzione e alla repressione frodi».
LA TRAIETTORIA
«Lungo questa traiettoria – fa notare Vittimberga – l’Inps sta sviluppando chatbot per offrire una assistenza più puntuale e personalizzata. Questi strumenti rispondono a domande complesse e supportano i cittadini nella gestione delle loro richieste. Sul sito sono già disponibili servizi basati su IA generativa, come quelli relativi all’Assegno unico universale e al Supporto per la formazione lavoro. Quest’automazione semplifica le procedure amministrative e riduce i tempi di attesa, liberando il nostro personale da compiti routinari».
In questo contesto, l’istituto previdenziale ha condiviso la propria esperienza con il Ministero del Lavoro per sviluppare il sistema informativo di inclusione sociale e lavorativa (Siisl), la piattaforma abilitante della riforma voluta dal ministro Marina Elvira Calderon, che facilita l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Un progetto recentemente premiato nella prestigiosa manifestazione ComoLake.
Insieme all’intelligenza artificiale si punta anche a sviluppare le risorse umane, liberate dalle attività ripetitive, per fare più consulenza specializzata.
«Così – conclude la Vittimberga – si coniuga il benessere organizzativo interno con la generazione di valore per la collettività». Da qui le politiche di formazione per tutti i dipendenti per offrire servizi sempre più in linea con le richieste degli utenti.