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Crisi Roma, ecco il casting per il dopo Juric

Crisi Roma, ecco il casting per il dopo Juric



Avanti il prossimo, la lista e lunga. E l’attesa anche, visto che al secondo giorno dopo l’esonero lampo di Ivan Juric salutato al fischio finale della sfida con il Bologna, la panchina della Roma è ancora senza un proprietario. Che sarà il terzo dall’inizio di una stagione la cui piega è pericolosa, non tanto per la classifica attuale quanto per il clima di incertezza e confusione che regna sovrano a Trigoria e dintorni. L’ultimo iscritto all’elenco dei papabili porta il nome di Vincenzo Montella e racchiude nella sua figura alcune delle caratteristiche che potrebbero convincere i Friedkin al grande passo.

Intanto è un allenatore in questo momento vincente, nel senso che la sua avventura alla guida della Turchia si sta rivelando ricca di soddisfazioni. Poi conosce la piazza, essendo uno degli eroi dello scudetto del 2001 e a Roma ha avviato la sua carriera da tecnico nel 2011 prendendo per qualche mese la conduzione fino a un onorevole sesto posto. Da lì Catania, Fiorentina, Sampdoria, Milan, Siviglia, ancora Firenze e la Turchia: qualche caduta, ma anche un percorso di crescita costante.

Montella si potrebbe liberare dalla federazione turca e prendere l’eredità di De Rossi e Juric risultando, forse, meno oggetto sconosciuto rispetto al croato rimato per 53 giorni senza fortune. Sarà, dunque, Montella? Possibile. Non è detto che sia probabile considerato che il casting allargato per la scelta dell’allenatore si sviluppa con metodologie poco consone al calcio italiano e, soprattutto, viene gestito direttamente dai Friedkin tagliando fuori qualsiasi livello intermedio della società.

E’ per questo che il toto nomi impazza, tra piste reali e suggestioni. Allegri, Mancini, Ranieri, Ten Hag, Terzic, Xavi, Potter (non il mago) e i bookmakers si sono fatti pubblicità inserendo anche Eziolino Capuano. Vale tutto in attesa che venga sciolta la riserva da Londra con un’annotazione che si può già fare: mentre esonerando Mourinho e gennaio e poi De Rossi a settembre, i proprietari della Roma avevano preparato per tempo il ribaltone, presentando in poche ore il successore, oggi non è così.

Il che getta un ulteriore alone di mistero e irrequietudine nel popolo giallorosso, traumatizzato da un avvio di stagione che ha bruciato sull’altare delle sconfitte e della delusione anche un mercato da oltre cento milioni di euro. Nel mirino sono finiti i calciatori, accusati di scarso impegno; girano video che sottolineando il loro presunto atteggiamento “morbido” in campo anche nell’ultima caduta contro il Bologna. Sconti non si fanno a nessuno, la contestazione è globale e tiene dentro tutti. Anche questo è un elemento da considerare nel casting: chiunque sarà, il prossimo tecnico della Roma dovrà in qualche modo essere riconoscibile per la tifoseria.

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