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Israele in guerra, le notizie di oggi. Il Qatar si ritira dai negoziati: “La sede di Hamas a Doha non ha ragion d’essere”. La replica: “Nessuna richiesta di lasciare il Paese”. Israele all’Unifil: “Limiti i movimenti nel sud del Libano”

Israele in guerra, le notizie di oggi. Il Qatar si ritira dai negoziati: “La sede di Hamas a Doha non ha ragion d’essere”. La replica: “Nessuna richiesta di lasciare il Paese”. Israele all’Unifil: “Limiti i movimenti nel sud del Libano”


“Hamas deve lasciare il Qatar”, secondo Times of Israel. L’ordine dell’emiro sarebbe arrivato dopo la richiesta degli Stati Uniti di far chiudere l’ufficio diplomatico del gruppo terroristico a Doha. Immediata la smentita del gruppo: “Nessuno ci ha informati di essere sgraditi a Doha”.

Il ministero della Sanità libanese ha affermato che almeno tre persone sono state uccise e altre 30 ferite oggi negli attacchi israeliani contro la città meridionale di Tiro. Intanto, sul fronte di Gaza, almeno tre palestinesi sono stati uccisi e cinque feriti in un attacco aereo israeliano su una tendopoli che ospita famiglie sfollate a ovest di Khan Younis.

Qatar, riprenderemo impegno in negoziati se parti mostreranno volontà

“Le notizie diffuse dai media riguardanti il ritiro del Qatar dalla mediazione per il cessate il fuoco a Gaza non sono accurate”. Così in una nota il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar Majed bin Mohammed al-Ansari. “Il Qatar aveva informato le parti 10 giorni fa, durante i tentativi più recenti di raggiungere un accordo, che avrebbe sospeso i propri sforzi di mediazione tra Hamas e Israele se non si fosse raggiunto un accordo in quell’occasione”, si legge. “Il Qatar riprenderà gli sforzi insieme ai suoi partner quando le parti mostreranno volontà e serietà per porre fine alla brutale guerra e alle continue sofferenze dei civili causate dalle condizioni umanitarie catastrofiche nella Striscia”, ha dichiarato il portavoce. “In questo contesto, il Qatar sarà in prima linea nel compiere ogni sforzo per porre fine alla guerra e riportare ostaggi e prigionieri a casa”.

Beirut, 11 morti in raid israeliani nel sud del Libano

E’ di 11 morti il bilancio di un nuovo raid israeliano nel sud del Libano. Lo hanno denunciato le autorità di Beirut.

Halevi a Jabaliya, “sicurezza duratura per i residenti del sud”

Il capo di stato maggiore dell’Idf Herzi Halevi in visita alle truppe a Jabaliya, nel nord di Gaza, ha affermato che “l’esercito sta garantendo la sicurezza dei civili israeliani (nel sud del Paese) e lavora per riportare indietro gli ostaggi”. “Stiamo inviando ad Hamas un messaggio molto chiaro: l’df non si stanca. Stiamo progredendo con grande intensità. Il fatto che stiate concludendo tre settimane qui con circa 1.000 terroristi uccisi e 1.000 terroristi catturati è un risultato significativo che infligge un duro colpo ad Hamas”. In un video diffuso dall’Idf Halevi ha dichiarato: “Stiamo fornendo ai residenti vicino al confine settentrionale di Gaza una maggiore sicurezza e stiamo creando le condizioni affinché questa sicurezza duri, non sia fugace. Raggiungere un accordo è complesso, ma con la forza che state dimostrando qui e il modo potente in cui l’Idf sta combattendo su sette fronti, in sette arene, Israele sta dicendo all’intero Medio Oriente: qui c’è una forza immensa e una capacità incredibile”, ha aggiunto. “Da questa posizione, stiamo supportando i nostri civili e soldati che sono tenuti in ostaggio e siamo pronti a combattere con enorme determinazione, così come a pagare un prezzo per riportarli a casa. Non ci fermeremo né rallenteremo”, ha concluso.

Ong: raid israeliani in Siria, morti 4 combattenti filo-iraniani

Quattro combattenti filo-iraniani sono tra le cinque persone uccise negli attacchi israeliani notturni nel nord e nel nord-ovest della Siria. Lo ha reso noto oggi l’Osservatorio siriano per i diritti umani. “Quattro combattenti siriani filo-iraniani sono stati uccisi negli attacchi aerei israeliani contro un centro di ricerca scientifica vicino a Safira, a est di Aleppo”, ha precisato l’osservatorio che ha sede in Gran Bretagna, aggiungendo che altri due raid, condotti più a ovest contro Saraqeb, nella provincia di Idlib, hanno ucciso una quinta persona. Gli attacchi hanno preso di mira due quartier generali delle forze del regime siriano frequentati da membri del gruppo Hezbollah sostenuto dall’Iran.

Funzionario israeliano: “Hamas via da Doha? Scelta logica”

Contattato dal Times of Israel, un funzionario israeliano ha dichiarato di aver accolto con favore la decisione del Qatar di porre fine al suo ruolo di mediazione. “C’è una logica in questo. Nel momento in cui i qatarini espellono Hamas, la mediazione non ha più alcun vantaggio e diventa superflua – ha affermato il funzionario – Hamas è un’organizzazione terroristica assassina che deve essere soppressa a livello globale, piuttosto che ricevere ospitalità di emergenza in qualsiasi Paese – ha dichiarato – E’ già da un po’ che Israele e gli Stati Uniti spingono affinché il Qatar espella Hamas”.

Hamas: “Non abbiamo ricevuto alcuna richiesta di lasciare Qatar”

Hamas “non ha ricevuto alcuna richiesta” di lasciare il Qatar. Lo ha reso noto una fonte del movimento di resistenza islamica, dopo che Doha ha fatto sapere di rinunciare al suo ruolo di mediatore nella guerra e Gaza, motivo per cui l’ufficio di Hamas nell’emirato “non serve più”.

Qatar si ritira dai negoziati: “La sede di Hamas a Doha non ha ragione d’essere”

Il Qatar ha ritirato la sua mediazione tra Israele e Hamas dopo mesi di sforzi infruttuosi per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza, ha dichiarato una fonte diplomatica all’Afp. Ha anche detto che l’ufficio di Hamas a Doha “non ha più una ragion d’essere”, ha aggiunto la stessa fonte, senza dire esplicitamente se l’ufficio sarà chiuso. “I qatarini hanno informato gli israeliani e Hamas che finché le due parti si rifiuteranno di negoziare un accordo in buona fede, non potranno continuare a svolgere il ruolo di mediatori. Di conseguenza, l’ufficio politico di Hamas (a Doha) non serve più a nulla”, ha dichiarato la fonte a condizione di anonimato.

Libano: sale a 7 il bilancio delle vittime del raid israeliano a Tiro

È salito a sette il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani sulla città meridionale di Tiro, in Libano, di questa notte. Lo dicono le autorita’ sanitarie libanesi secondo quanto riportano i media israeliani. Tra le vittime anche due bambini. I soccorritori sono ancora alla ricerca dei dispersi sotto le macerie. “Gli attacchi nemici israeliani sulla cittàdi Tiro hanno ucciso sette persone, tra cui due ragazze, e ne hanno ferite altre 46”, afferma il ministero , aggiungendo che sono state trovate parti del corpo che saranno “identificate con test del Dna”. Israele ha condotto attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah in Libano parallelamente alla sua offensiva terrestre nel sud del Paese.

Idf: falsi allarmi le sirene nel centro di Tel Aviv

Le sirene che segnalavano la sospetta infiltrazione di droni suonate a Tel Aviv e nelle città vicine erano falsi allarmi, afferma l’Idf.

Sirene d’allarme nel centro di Tel Aviv

Le sirene d’allarme sono state attivate nel centro di Tel Aviv, come ha constatato l’Ansa sul posto.

Hamas smentisce: “Non ci è stato chiesto di lasciare il Qatar”

Hamas non è stata informata di essere sgradita a Doha, riporta l’emittente qatariota Al-Araby, citando fonti informate. Al-Araby afferma che le informazioni riportate dai media, tra cui The Times of Israel, “sono inaccurate”. Il Times of Israel citava alti funzionari dell’amministrazione Biden secondo cui Doha aveva informato Hamas più di una settimana fa di dover chiudere il suo ufficio diplomatico nella capitale qatariota.

Sette morti e 46 feriti in un bombardamento israeliano a Tiro

Sono almeno sette i morti, tra cui due bambine, e 46 i feriti in un bombardamento dell’esercito israeliano sulla città di Tiro, nel sud del Libano. Lo hanno reso noto funzionari libanesi. Il Ministero della Sanità di Beirut ha avvertito che ci sono ancora resti da identificare, e che gli sforzi per salvare le persone dalle macerie dei due edifici coinvolti non sono ancora stati completati, per cui il bilancio delle vittime potrebbe salire.

(reuters)

Sirene d’allarme nel nord di Israele

Le sirene d’allarme risuonano nella città settentrionale di Acri, nell’area di Krayot e nelle comunità della Galilea occidentale. Lo riferisce Times of Israel.

Il ministero della sanità di Gaza: “I morti sono 43.552”

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 43.552, di cui 44 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 102.765, secondo la stessa fonte.

Unicef: “A ottobre 64 attacchi contro le scuole di Gaza”

Almeno 64 attacchi contro le scuole, quasi 2 al giorno, sono stati registrati nella Striscia di Gaza a ottobre. È quanto emerge dagli ultimi dati dell’Unicef e dei suoi partner. Si stima che negli attacchi siano rimaste uccise 128 persone, molte delle quali bambini. Gli attacchi nel mese di ottobre alle scuole, che servono in gran parte come rifugi per i bambini e le famiglie sfollate, portano a 226 il numero complessivo di attacchi di questo tipo dall’inizio del conflitto lo scorso anno. In totale oltre un milione di bambini sono stati sfollati negli ultimi 14 mesi. “Le scuole non dovrebbero mai essere in prima linea nella guerra e i bambini non dovrebbero mai essere attaccati indiscriminatamente mentre cercano rifugio”, ha dichiarato la direttrice generale dell’Unicef, Catherine Russell. “Gli orrori a cui stiamo assistendo a Gaza stanno creando un oscuro precedente per l’umanità, in cui i bambini vengono colpiti da bombe in numero record mentre cercano sicurezza all’interno delle aule scolastiche. Traumi e perdite sono diventati la loro norma quotidiana”, ha aggiunto.

Israele a Unifil: “Limiti i suoi movimenti nel sud del Libano”

Secondo fonti citate dal quotidiano libanese al Akhbar, vicino a Hezbollah, Israele ha chiesto alle forze Unifil di limitare i propri movimenti nelle aree a sud del fiume Litani, nonché in altre località del Libano meridionale vulnerabili ad attacchi militari. Le fonti hanno aggiunto che gli avvertimenti di Israele potrebbero indicare un’espansione dell’operazione di terra in Libano.

L’Iran avverte: “L’espansione della guerra danneggerà tutti”

“Il mondo deve sapere che le conseguenze distruttive dell’espansione della guerra non danneggeranno solo il Medio Oriente, ma l’insicurezza e l’instabilità si estenderanno anche ad altri Paesi lontani e ultra-regionali”, ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. “Israele, regime dell’Apartheid e dell’uccisione dei bambini, ha rifiutato tutti i piani di cessate il fuoco e continua a commettere crimini a Gaza e in Libano, e la comunità internazionale non è stata in grado di porre fine al genocidio o ha solo assistito alle azioni guerrafondaie e destabilizzanti dei sionisti nella regione”, ha detto Araghchi, citato dall’Irna, sottolineando che “l’Iran sarà sempre al fianco di Gaza e del Libano e sosterrà il loro diritto alla legittima difesa contro l’occupazione israeliana”.

La resistenza islamica in Iraq rivendica il lancio di un drone su Israele. L’Idf: “Respinto”

Un drone lanciato in direzione di Israele e proveniente dall’Iraq è stato abbattuto in nottata dalle Forze di difesa israeliane. A darne notizia è il Times of Israel, che cita l’Idf. Il drone, riporta, è stato intercettato prima del suo ingresso in territorio israeliano. Il lancio è stato rivendicato dalla filoiraniana coalizione di gruppi armati ‘Resistenza islamica in Iraq’.

Idf: “Colpiti 50 obiettivi a Gaza e in Libano”

L’esercito israeliano (Idf) ha riferito di avere colpito oltre 50 obiettivi nella Striscia di Gaza e in Libano. “Le truppe dell’Idf continuano l’attività operativa nell’area di Jabaliya” e “nell’ultima giornata hanno eliminato decine di terroristi” e “hanno localizzato e smantellato un deposito di armi”, riferisce l’Idf su Telegram, aggiungendo che anche “nell’area di Rafah i soldati continuano l’attività operativa, eliminando terroristi, localizzando armi e smantellando infrastrutture terroristiche”. “Negli ultimi giorni l’aviazione ha colpito oltre 50 obiettivi terroristici in Libano e nella Striscia di Gaza, tra cui strutture militari, depositi di armi e lanciatori”, conclude l’Idf.

Diversi militari feriti durante i raid di Israele ad Aleppo e Idlib

Diversi militari sono rimasti feriti in raid aerei israeliani nelle zone di Aleppo e Idlib, in Siria. A riferirne è stata l’agenzia di stampa siriana Sana, citata dal Times of Israel. Nessun commento, precisa quest’ultimo, è stato rilasciato al momento sull’attacco dall’Idf.

Il Qatar espelle Hamas, chiusi gli uffici a Doha

Hamas deve lasciare il Qatar. L’ordine dell’emiro è arrivato dopo la richiesta degli Stati Uniti di far chiudere l’ufficio diplomatico del gruppo terroristico a Doha. Secondo quanto hanno detto al Times of Israel alti funzionari dell’amministrazione Biden, la richiesta di sgomberare è stata presentata ai rappresentanti di Hamas già una settimana fa.

Idf, ‘colpiti centri di comando di Hezbollah a Beirut’

L’Aeronautica militare israeliana ha colpito la notte scorsa “centri di comando e un sito di produzione di armi, oltre ad altre infrastrutture terroristiche appartenenti all’organizzazione terroristica Hezbollah, nell’area di Dahieh, una roccaforte terroristica chiave di Hezbollah a Beirut”: lo rende noto l’esercito su Telegram.

Idf, ‘ieri colpiti 50 obiettivi terroristici a Gaza e in Libano’

L’Aeronautica militare israeliana ha colpito ieri “oltre 50 obiettivi terroristici in Libano e nella Striscia di Gaza”: lo ha reso noto tu Telegram l’esercito (Idf). “Tra gli obiettivi colpiti c’erano strutture militari, depositi di armi e lanciatori”, si legge in un comunicato.

Atterrano a Tel Aviv altri tifosi da Amsterdam

Un secondo aereo con a bordo i tifosi israeliani evacuati da Amsterdam dopo i violenti scontri seguiti alla partita di calcio di Europa League tra l’Ajax e il Maccabi è atterrato all’aeroporto internazionale Ben Gurion. Lo ha riferito l’Autorità aeroportuale israeliana. La compagnia di bandiera israeliana El Al ha dichiarato che sta inviando altri sei aerei nei Paesi Bassi per riportare a casa i tifosi.

Media, esplosione vicino ad Aleppo

Un’esplosione è stata udita nei pressi della città di Al-Safira, nella campagna di Aleppo, in Siria. Lo ha riferito l’agenzia di stampa statale Sana, ripresa da Haaretz. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, l’attacco israeliano ha colpito un’area in cui si trovano postazioni militari. “Alle 00:45 circa dopo la mezzanotte, l’esercito israeliano ha lanciato un’aggressione aerea prendendo di mira una serie di siti nelle campagne di Aleppo e Idlib”, ha dichiarato l’agenzia di stampa siriana Sana, aggiungendo che l’attacco ha “provocato il ferimento di alcuni soldati”.

Qatar ad Hamas: “Chiudete ufficio a Doha”

Il Qatar ha chiesto ad Hamas di chiudere il suo ufficio a Doha circa dieci giorni fa a seguito di una richiesta degli Stati Uniti. Lo riferisco al ‘Times of Israel’ alti funzionari dell’amministrazione Biden. Il Qatar ha ospitato funzionari di Hamas a Doha dal 2012, a seguito di richieste delle successive amministrazioni statunitensi che ritenevano importante avere un canale di comunicazione con il gruppo terroristico. Dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre, gli Stati Uniti hanno informato il Qatar che non sarebbero stati in grado di mantenere “gli affari come al solito” con il gruppo palestinese ma rinunciando in un primo momento a chiedere a Doha di chiudere l’ufficio di Hamas, considerandolo fondamentale per i negoziati per il cessate il fuoco e l’accordo sugli ostaggi.

Pentagono, ‘prima telefonata tra Austin e Katz’

Il capo del Pentagono Usa Lloyd Austin ha fatto la sua prima chiamata al suo nuovo omologo israeliano, il ministro della difesa Israel Katz. Austin si è congratulato con Katz per la sua nomina e ha espresso la sua preoccupazione e vicinanza per gli attacchi ai cittadini israeliani ad Amsterdam, offrendo tutta l’assistenza necessaria, ha reso noto il Pentagono. Il segretario alla difesa ha “ribadito l’impegno degli Stati Uniti per un accordo diplomatico in Libano che consenta ai civili israeliani e libanesi di tornare sani e salvi alle loro case su entrambi i lati del confine. Ha inoltre sottolineato l’impegno degli Stati Uniti a garantire il rilascio di tutti gli ostaggi, compresi i cittadini statunitensi, e la necessità di migliorare le terribili condizioni umanitarie a Gaza”, ha affermato portavoce del Pentagono, il maggiore generale Pat Ryder.

Idf, colpito il quartier generale di Hezbollah a Tiro in Libano

L’aeronautica militare israeliana ha attaccato i complessi di intelligence e il quartier generale di Hezbollah nella città di Tiro, nel Libano meridionale. Lo ha affermato l’Idf in una nota, scrive Haaretz. L’esercito ha aggiunto che decine di terroristi sono stati uccisi nel Libano meridionale e che l’aeronautica militare ha colpito i lanciarazzi utilizzati per colpire la città israeliana di Acri questa mattina.



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