Il nuovo ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha prestato giuramento davanti al Parlamento nella notte tra giovedì e venerdì, due giorni dopo il licenziamento a sorpresa del suo predecessore Yoav Gallant, allontanato dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dopo divergenze sulla condotta della guerra a Gaza. Gideon Saar, attuale ministro senza portafoglio, succede a Katz come capo della diplomazia. Gli aerei da combattimento F-15 Usa sono arrivati ??in Medio Oriente una settimana dopo che Washington aveva annunciato il dispiegamento di ulteriori mezzi militari in questa regione come avvertimento all’Iran. “Se l’Iran, i suoi partner o i suoi gruppi affiliati approfittano di questo momento per prendere di mira il personale o gli interessi americani nella regione, gli Stati Uniti prenderanno tutte le misure necessarie per difendersi”, ha avvisato il Pentagono.
Idf: “Colpito il quartier generale di Hezbollah a Tiro in Libano”
L’aeronautica militare israeliana ha attaccato i complessi di intelligence e il quartier generale di Hezbollah nella città di Tiro, nel Libano meridionale. Lo ha affermato l’Idf in una nota, scrive Haaretz. L’esercito ha aggiunto che decine di terroristi sono stati uccisi nel Libano meridionale e che l’aeronautica militare ha colpito i lanciarazzi utilizzati per colpire la città israeliana di Acri questa mattina
Trump ad Abu Mazen: “Lavorerò per fermare la guerra”
“Lavorerò per fermare la guerra”. E’ quanto ha detto Donald Trump in colloquio telefonico con Abu Mazen, secondo quanto reso noto dall’ufficio del presidente dell’Autorità palestinese. Abbas si è congratulato per la vittoria elettorale e si è detto pronto “a lavorare con il presidente Trump per raggiungere un pace giusta e complessiva basata sulla legittimità internazionale”, continua la dichiarazione dell’Anp. Mentre il presidente eletto si è detto ansioso di lavorare con il leader palestinese e tutte le parti coinvolte per “promuovere la pace in Medio Oriente”
Il parroco di Gaza: “Siamo in una condizione di pericolo”
“Non c’è pausa, giorno e notte, dal rumore degli elicotteri e delle bombe” dice a “L’Osservatore Romano” padre Gabriele Romanelli, parroco della chiesa della Sacra Famiglia a Gaza. “I rumori provengono dalla zona a nord-ovest del nostro sito, verso Jabalia e Shita, in quest’ultima vivevano ancora alcune famiglie cristiane. Ma ora lì c’è stato l’ordine tassativo di evacuazione. Ormai i pochi cristiani rimasti sono rifugiati nelle due parrocchie, la nostra e quella ortodossa”
Raid aerei Israele su Tiro in Libano: morti e feriti
Secondo l’agenzia di stampa nazionale libanese, diverse persone sono state uccise e ferite in un attacco israeliano alla città di Tiro, nel Libano meridionale. La notizia afferma che i raid aerei hanno colpito due edifici della città, aggiungendo che i paramedici stanno lavorando per evacuare le persone negli ospedali più vicini, mentre le squadre della protezione civile stanno correndo per spegnere diversi incendi
Media: “Il Qatar ha detto ad Hamas che non è più benvenuto”
Il Qatar ha chiarito ad Hamas che il gruppo palestinese non è più il benvenuto nel Paese. Lo rivela l’emittente israeliana Kan Tv, citando una fonte vicina alla questione. Il cambio di atteggiamento delle autorità di Doha sarebbe dovuto alla forte pressione degli Stati Uniti. Il Qatar aveva chiarito in passato che la presenza della leadership di Hamas nel Paese aveva lo scopo di creare un dialogo con l’organizzazione, necessario durante le trattative per la liberazione degli ostaggi
Unifil: “L’Idf ha distrutto la recinzione e rimosso due barili sulla Blue Line”
“Due escavatori e un bulldozer delle Idf hanno distrutto parte di una recinzione e di una struttura in cemento in una postazione dell’Unifil a Ras Naqoura”, nel sud del Libano. Lo ha indicato Unifil in una nota in cui si precisa che a seguito dei fatti, accaduti ieri, la missione dell’Onu ha protestato “con urgenza”, ma le Idf hanno negato di aver svolto qualsiasi tipo di attività all’interno della postazione dell’Unifil. “La distruzione deliberata e diretta da parte delle Idf di proprietà Unifil chiaramente identificabili rappresenta una violazione flagrante del diritto internazionale e della risoluzione 1701”, sottolinea Unifil, ricordando alle Idf e a tutti gli attori il loro “obbligo” di garantire la sicurezza e la protezione del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite e di rispettare l’inviolabilità delle sedi Onu in ogni momento. “L’incidente di ieri, come altri sette incidenti simili, non è una questione di forze di peacekeeping rimaste intrappolate nel fuoco incrociato, ma di azioni deliberate e dirette delle Idf”, prosegue la nota, in cui si evidenzia “con preoccupazione” anche “la distruzione e la rimozione” avvenuta questa settimana di due dei barili blu che segnano la Blue Line. “I peacekeeper hanno osservato direttamente le Idf rimuoverne uno”, conclude Unifil, precisando che i Caschi Blu continueranno a svolgere i loro compiti ai sensi della risoluzione 1701
Medioriente: Netanyahu ufficializza nomina Leiter come ambasciatore negli Usa
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ufficializzato che Yechiel Leiter sarà il prossimo ambasciatore di Israele negli Stati Uniti. Leiter, nato negli Stati Uniti e dottore di ricerca conseguito presso l’Università di Haifa, ha ricoperto la carica di vicedirettore generale del ministero dell’Istruzione ed è stato capo dello staff di Netanyahu quando ricopriva il ruolo di ministro delle Finanze nel governo presieduto da Ariel Sharon. “Yechiel Leiter è un diplomatico di grande talento, un oratore eloquente e ha una profonda comprensione della cultura e della politica americana”, ha affermato Netanyahu in una dichiarazione. “Sono convinto che Yechiel rappresenterà Israele nel miglior modo possibile e gli auguro successo nel suo ruolo”.
Erdogan, a Trump ho ricordato Gaza e Libano
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha rivelato di aver chiesto al neo eletto presidente americano Donald Trump di prendersi la propria responsabilità e porre fine al conflitto in Medio Oriente. Il leader turco ha invitato Trump a riparare gli errori della amministrazione guidata da Joe Biden e usato anche una espressione turca “mettere le mani sotto la pietra”, vale a dire “prendersi la propria responsabilità”.
“Ho approfittato della nostra prima telefonata per ricordargli di Gaza e del Libano. In questo secondo mandato Trump deve porre rimedio ai gravi errori dell’amministrazione precedente. Mi aspetto che il presidente americano si assuma la responsabilità di fermare questo flusso di sangue e porre fine al conflitto”, ha detto Erdogan oggi.
Wsj, Trump aumenterà drasticamente sanzioni contro Iran
Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, intende aumentare drasticamente le sanzioni contro l’Iran al suo ritorno alla Casa Bianca. Lo riporta il Wall Street Journal citando fonti a conoscenza dei suoi piani. Secondo il rapporto, Trump si concentrerà principalmente sull’industria petrolifera iraniana, puntando a rafforzare le sanzioni da lui stesso emanate tra il 2016 e il 2020, e adotterà misure concertate per isolare Teheran “sia diplomaticamente che finanziariamente”.
Idf, trovato sito addestramento Hezbollah vicino a base Unifil
Le truppe dell’Idf operative nel Libano meridionale hanno individuato una base di addestramento di Hezbollah, posizionata a circa 200 metri da una base Unifil. L’esercito – spiega il Times of Israel – afferma che le truppe hanno trovato sul posto documenti e libri di testo di Hezbollah, mappe di Israele, guide dei veicoli dell’Idf , nonché cunicoli e armi. Secondo l’Idf nell’area della struttura i soldati hanno trovato anche lanciarazzi preparati per attacchi contro Israele. Le armi sono state confiscate e la struttura è stata demolita.
Medioriente: passaggio consegne Gallant-Katz al ministero della Difesa
Israel Katz è diventato formalmente ministro della Difesa israeliano in sostituzione di Yoav Gallant. Questa mattina è avvenuto il passaggio di consegne fra i due. Katz ha affermato che sarà “il difensore dell’Idf”. “Sono certo che otterremo la vittoria in questa campagna i cui obiettivi sono frenare l’aggressione iraniana e annullarne le capacità, continuare lo smantellamento di Hamas come forza di governo e militare e sconfiggere Hezbollah”, ha aggiunto. Katz si è poi rivolto al suo predecessore. “Eravamo amici e rimarremo amici perché crediamo nelle stesse cose che garantiranno la sicurezza e il futuro dello Stato di Israele”, ha concluso.
Onu, circa 70% delle vittime a Gaza sono donne e bambini
Circa il 70% delle persone uccise a Gaza in 6 mesi da attacchi israeliani, bombardamenti e altre condotte di ostilità, erano bambini e donne, il che indica “una violazione sistematica dei principi fondamentali del diritto umanitario internazionale, tra cui distinzione e proporzionalità”, afferma un rapporto reso noto oggi a Ginevra dall’Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite e che copre il periodo di sei mesi dal primo novembre 2023 al 30 aprile 2024.
Il documento di 32 pagine descrive in dettaglio “la terribile realtà che si è verificata per il popolo di Israele e Gaza dal 7 ottobre 2023”, precisa un comunicato che accompagna il rapporto ed afferma che deve essere fatta giustizia per le gravi violazioni del diritto internazionale che sono state commesse.
Le uccisioni di civili e le violazioni del diritto internazionale esaminate “potrebbero in molti casi costituire crimini di guerra. Se commesse come parte di un attacco diffuso o sistematico diretto contro una popolazione civile, in seguito a una politica statale o organizzativa, queste violazioni possono costituire crimini contro l’umanità”, aggiunge l’Onu.
Infine, se commesse “con l’intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, possono anche costituire genocidio”, avverte il rapporto.
Idf, soldato morto per ferite riportate in combattimento in Libano
Un soldato riservista dell’Idf, gravemente ferito durante i combattimenti nel Libano meridionale due settimane fa, è morto a causa delle ferite. Lo ha annunciato l’esercito.
Il soldato ucciso è il sergente maggiore Guy Shabtay, 39 anni, di Gerusalemme. Shabtay è rimasto ferito in uno scontro a fuoco con agenti di Hezbollah in un villaggio nel Libano meridionale il 26 ottobre, in un incidente in cui sono rimasti uccisi altri cinque riservisti e più di una dozzina sono rimasti feriti.
Ministro Esteri Sàar in visita ufficiale in Olanda
In seguito a un attacco ai tifosi di calcio israeliani ad Amsterdam, il neo-nominato ministro degli Esteri Gideon Sàar partirà per una visita ufficiale nei Paesi Bassi nelle prossime ore. Lo afferma il Ministero degli Esteri israelieano. Durante la visita, Sàar incontrerà il suo omologo olandese Caspar Veldkamp e altri alti funzionari governativi.
Sottolineerà l’urgente necessità di combattere l’antisemitismo durante gli incontri con i funzionari olandesi, afferma la dichiarazione, aggiungendo che “il nuovo antisemitismo prende di mira Israele e il diritto di Israele a esistere e difendersi”.
Consigliere Khamenei, no a risposta istintiva a Israele
Un consigliere della guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha messo in guardia contro il lancio di una risposta “istintiva” agli attacchi aerei israeliani sulla repubblica islamica il mese scorso. “Israele mira a portare il conflitto in Iran. Dobbiamo agire saggiamente per evitare la sua trappola e non reagire istintivamente”, ha detto il consigliere, Ali Larijani, alla televisione di stato.
“Le nostre azioni e reazioni sono definite strategicamente, quindi dobbiamo evitare risposte istintive o emotive e rimanere del tutto razionali”, ha aggiunto Larijani. L’ex presidente del parlamento ha anche elogiato Nasrallah per aver accettato un cessate il fuoco durante la guerra Israele-Hezbollah del 2006 piuttosto che prendere una “decisione emotiva”.
Domenica, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha affermato che un eventuale cessate il fuoco tra gli alleati di Teheran e Israele potrebbe influenzare la risposta dell’Iran agli attacchi israeliani.
Secondo attacco in 24 di Hezbollah a una base israeliana ad Haifa
Il movimento libanese filo-iraniano Hezbollah ha affermato di avere attaccato una base israeliana vicino Haifa, nel nord di Israele, per la seconda volta in 24 ore. L’Idf ha confermato di avere identificato una decina di proiettili provenienti dal Libano precisando che alcuni di questi sono stati intercettati e altri sono caduti in aree aperte. “Finora – aggiunge l’esercito israeliano – non sono pervenute segnalazioni di feriti”. Hezbollah ha detto di avere preso di mira la base navale Stella Maris, a nord-ovest di Haifa, “in risposta agli attacchi e ai massacri commessi dal nemico israeliano” in Libano.
La Knesset approva la nomina di Katz a ministro della Difesa
La plenaria della Knesset, il Parlamento israeliano, ha approvato la nomina a ministro della Difesa di Israel Katz, dopo il licenziamento di Yoav Gallant da parte del premier Benjamin Netanyahu, mentre Gideon Sa’ar è stato nominato ministro degli Affari Esteri.
Arrivati in Medio Oriente gli F15 Usa di rinforzo. Il Pentagono avverte l’Iran
Gli aerei da combattimento F-15 americani sono arrivati ??in Medio Oriente una settimana dopo che Washington aveva annunciato il dispiegamento di ulteriori mezzi militari in questa regione come avvertimento all’Iran. Questi dispositivi, di solito basati in Inghilterra, il cui numero non è stato specificato, sono arrivati ??nell’area di responsabilità del Centcom, il comando militare americano per il Medio Oriente, secondo l’esercito. Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato la settimana scorsa che avrebbe inviato bombardieri, aerei da combattimento, aerei da rifornimento e navi da difesa aerea in Medio Oriente. “Se l’Iran, i suoi partner o i suoi gruppi affiliati approfittano di questo momento per prendere di mira il personale o gli interessi americani nella regione, gli Stati Uniti prenderanno tutte le misure necessarie per difendersi”, ha dichiarato il Pentagono.