Hamas respinge la proposta di una tregua temporanea per la Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato un alto responsabile di Hamas, Taher al-Nounou, all’Afp: ”Abbiamo già espresso la nostra posizione sull’idea di una tregua temporanea della guerra, se non servirà ad altro che a riprendere l’aggressione in un secondo momento”. L’Idf ha emesso un nuovo ordine di evacuazione per la città libanese di Baalbek, dove si trova uno dei più importanti siti archeologici Unesco.
Raid israeliano vicino a Beirut: un morto
Una persona è morta in un raid attribuito a Israele che ha colpito un’auto lungo una strada che collega la capitale libanese Beirut alla valle della Biqaa, nell’est del Libano. Lo conferma una fonte della sicurezza libanese, precisando che si tratta della stessa zona lungo la strada tra Araya e Kahale in cui ieri è stato colpito un mezzo di Hezbollah carico di munizioni. L’agenzia libanese Nna ha riferito di un’operazione di un drone contro un’auto.
Media: Idf ha attaccato edifici Oms in Siria
I media statali siriani hanno riferito che l’esercito israeliano ha attaccato diversi edifici nella zona di Al-Qusayr, alla periferia della città di Homs. Lo riporta Haaretz. “L’attacco israeliano ha causato danni alla zona industriale e ad alcune aree residenziali di Qousseir, nella regione centrale di Homs”, ha dichiarato Sana, riferendo che ‘civili sono rimasti feriti’.
Media: Hamas rifiuta la proposta di una tregua temporanea per Gaza
Hamas respinge la proposta di una tregua temporanea per la Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato un alto responsabile di Hamas, Taher al-Nounou, all’Afp. ”Abbiamo già espresso la nostra posizione sull’idea di una tregua temporanea della guerra, se non servirà ad altro che a riprendere l’aggressione in un secondo momento”, ha detto al-Nounou. ”Hamas sostiene la necessità di una fine permanente, e non temporanea, della guerra”, ha aggiunto. Anche nei precedenti negoziati il gruppo aveva sempre insistito sulla necessità di un cessate il fuoco permanente e del ritiro dei soldati israeliani dall’enclave palestinese. Oggi gli inviati degli Stati Uniti per il Medioriente Amos Hochstein e Brett McGurk arriveranno domani in Israele per guidare i colloqui finalizzati al raggiungimento di un accordo per mettere fine alla guerra in Libano e nella Striscia di Gaza
Il ministro degli Esteri francese: “Shock per appelli ministri a ricolonizzare Gaza”
Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, intervistato questa mattina da Bfmtv/Rmc, si è detto ”scioccato” per l’appello di alcuni ministri israeliani a ricolonizzare la Striscia di Gaza. ”Dichiarazioni estremamente gravi”, deplora il capo del Quai d’Orsay, aggiungendo che ”la colonizzazione aggressiva all’opera da due anni dietro l’incitazione e gli incoraggiamenti di alcuni ministri del governo Netanyahu è una chiara violazione del diritto internazionale”.
”Sentire oggi che bisognerebbe colonizzare il nord di Gaza, è ovviamente qualcosa che mi sciocca, sono dichiarazioni estremamente gravi che ledono l’unica soluzione in grado di garantire durevolmente pace e sicurezza a Israele, vale a dire la soluzione a due Stati”, avverte Barrot, ricordando che Parigi ha già adottato sanzioni contro 28 coloni estremisti israeliani. Il riferimento va, in particolare, ai ministri Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich,che sostengono la colonizzazione in Cisgiordania occupata nonché la ricolonizzazione di una parte della Striscia di Gaza lacerata da oltre un anno dalla guerra tra Hamas e Israele.
Razzi di Hezbollah sulla città di Metula: feriti 5 soldati israeliani
Razzi di Hezbollah hanno colpito la città di Metula, nel nord di Israele, ferendo cinque militari di cui uno in modo grave. Lo riporta l’esercito israeliano, secondo quanto riporta l’emittente N12. I feriti sono stati trasferiti nell’ospedale di Rambam a Haifa.
Idf: nuovo avviso di evacuazione nella città libanese di Baalbek
L’esercito israeliano ha emesso un ordine di evacuazione per i residenti della città libanese di Baalbek e delle aree circostanti, per il secondo giorno consecutivo. Ieri la città è stata poi colpita. Lo riporta il Guardian.
Unicef: in Libano ucciso un bambino al giorno
In Libano “dal 4 ottobre di quest’anno, ogni giorno almeno 1 bambino è stato ucciso e 10 sono stati feriti. Migliaia di altri bambini che sono sopravvissuti ai molti mesi di bombardamenti costanti, anche se fisicamente indenni, sono profondamente angosciati dalla violenza e dal caos che li circondano”. È quanto ha affermato in una nota la direttrice esecutiva dell’Unicef Catherine Russell, che ha chiesto “un cessate il fuoco permanente e immediato”. “I bambini in tutto il Libano – ha aggiunto Russel – mostrano segni allarmanti di disagio emotivo, comportamentale e fisico. I team dell’Unicef hanno incontrato bambini che sono attanagliati da una paura schiacciante e da un aumento dell’ansia; ansia da separazione, paura della perdita, ritiro sociale, aggressività e difficoltà di concentrazione. Molti hanno il sonno interrotto, perseguitati da incubi, mal di testa e perdita di appetito”, ha proseguito la direttrice esecutiva dell’Unicef che ha ricordato che “quando i bambini sono costretti a sopportare periodi prolungati di stress traumatico, affrontano gravi rischi per la salute fisica e mentale e le conseguenze possono durare per tutta la vita”.
Medici senza frontiere: un nostro chirurgo arrestato dai soldati israeliani a Gaza
L’organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere (Msf) fa sapere di aver ricevuto conferma che un chirurgo ortopedico del suo staff, Mohammed Obeid, è in stato di fermo insieme ad altro personale medico dell’ospedale Kamal Adwan, nel nord della Striscia di Gaza. L’area è soggetta ormai da un mese da un assedio dell’esercito, che non ha risparmiato attacchi a ospedali, centri abitati e campi profughi, con centinaia di vittime. Nella nota Msf si dice estremamente allarmata e continua a chiedere sicurezza e protezione per il collega e tutto il personale medico di Gaza che lavora in condizioni impossibili e affronta violenze terribili nel tentativo di fornire assistenza. Obeid, continua l’organizzazione, è in stato di fermo dal 26 ottobre, dopo che le forze israeliane hanno eseguito un’operazione militare nell’ospedale Kamal Adwan – il più grande nel nord di Gaza – dove si era rifugiato e aveva offerto il suo sostegno come chirurgo. Msf conferma che il dott. Obeid ha lavorato instancabilmente dall’inizio della guerra, offrendo il suo supporto come medico in diversi ospedali di Gaza, salvando innumerevoli vite. L’ultimo contatto di Msf con lui risale al pomeriggio del 25 ottobre. L’ong ha chiesto ufficialmente alle autorità israeliane informazioni sul suo stato di fermo, sulla sua attuale posizione e su qualsiasi informazione relativa al suo benessere fisico e mentale. Proprio in queste ore il ministero della Salute di Gaza ha riferito sul suo canale Telegram che le forze israeliane avrebbero colpito il terzo piano dell’ospedale Adwan, causando “gravi danni”. Quindi ha aggiunto: “Il ministero fa appello a tutti gli organismi e le organizzazioni internazionali e delle Nazioni Unite affinché proteggano gli ospedali e il personale medico dalla brutalità dell’occupazione e dai suoi crimini contro le istituzioni sanitarie e il personale nella Striscia di Gaza”.
Colpita auto vicino a Beirut: un morto
Un’auto è stata colpita stamattina da un attacco israeliano su una strada molto frequentata vicino a Beirut e il suo conducente è stato ucciso:
lo ha confermato una fonte della sicurezza libanese, il giorno dopo un attacco simile sullo stesso punto vicino a Beirut. “Un drone israeliano ha preso di mira un’auto Mercedes sulla strada per Araya, uccidendo il suo conducente” la cui identitaà non è stata ancora determinata, ha detto la fonte. L’Agenzia nazionale d’informazione libanese (Ani) ha confermato che un “drone nemico” aveva preso di mira l’auto sulla strada internazionale che attraversa la città di Araya e collega Beirut alla pianura della Bekaa, a est della capitale. Del veicolo, dopo l’esplosione e l’incendio che ne è seguito, rimane solo la carcassa, come mostrano le immagini pubblicate sui social network da chi si trova su auto e bus lungo l’autostrada. Ieri nello stesso punto è stato colpito un furgone che trasportava armi e munizioni di Hezbollah a Kahale’, un villaggio vicino ad Araya.
Drone israeliano su capo profughi in Cisgiordania
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno bombardato il campo profughi di Nour Shams con un drone; il campo si trova nella parte orientale della città di Tulkarem, in Cisgiordania. L’attacco è stato deciso in risposta al fuoco nemico che a sua volta reagiva a un’operazione di terra israeliana che ha causato diverse vittime, secondo i media locali. “Le forze di sicurezza stanno lavorando ad un’operazione antiterrorismo a Nour Shams”, hanno scritto le Idf in un comunicato, e “durante l’operazione un aereo ha attaccato dall’alto una squadra di terroristi armati che sparavano contro le nostre forze”. L’agenzia ufficiale palestinese Wafa ha riferito che un “gran numero” di veicoli delle forze israeliane accompagnati da tre bulldozer sono entrati nella citta’ di Tulkarem, nella Cisgiordania occupata, e hanno imposto “uno stretto assedio” al campo profughi di Nour Shams. Wafa ha riferito di esplosioni e “scontri violenti”, prima di specificare che almeno un bambino è stato ucciso e un giovane è rimasto “gravemente ferito” dal bombardamento del drone israeliano.
Media, leader Hezbollah apre la porta a diplomazia con Israele
Una fonte in Libano ha dichiarato al quotidiano libanese Al-Diyar che il neo leader di Hezbollah, Naim Qassem, ha aperto le porte alla diplomazia con Israele. Lo riporta Haaretz. Secondo la fonte, nel suo discorso di mercoledì, Qassem sembrava aver dato il via libera ai negoziati per il cessate il fuoco. Tuttavia, raggiungere un accordo potrebbe richiedere settimane o mesi, ha detto la fonte, chiarendo che “tutta l’attività diplomatica, anche se si intensificherà nei prossimi giorni, non porterà a un rapido cambiamento sul campo”.
Sisi a Burns, importante un cessate il fuoco in Libano
Nell’incontro odierno con il capo dell’Agenzia Centrale di Intelligence statunitense (Cia) William Burns al Cairo, il Presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi “ha sottolineato l’importanza di raggiungere con urgenza un cessate il fuoco in Libano per preservarne la sovranità e l’integrità territoriale, nonché per proteggere la stabilità e la sicurezza del suo popolo fraterno” libanese. Lo scrive una nota pubblicata su Facebook dalla presidenza egiziana. “Il Presidente ha inoltre messo in guardia contro il pericolo di una continua escalation a livello regionale, che avrebbe gravi ripercussioni sui popoli della regione”, viene aggiunto. “Durante l’incontro è stata confermata la solidità del partenariato strategico tra l’Egitto e gli Stati Uniti e l’impegno dei due Paesi a continuare a rafforzarlo per proteggere e mantenere la sicurezza e la stabilità regionali”, riferisce ancora la presidenza del Cairo
Arrestata coppia israeliana per spionaggio a favore dell’Iran
Una coppia di Lod è stata arrestata con l’accusa di spionaggio a favore di Teheran. Lo hanno affermato lo Shin Bet e la polizia israeliana. Si tratta dell’ultimo di una serie di casi di presunto spionaggio a favore di Teheran resi noti nelle ultime settimane. Le autorità israeliane affermano che uno dei due era incaricato di trovare un assassino per conto dei suoi responsabili iraniani. Secondo l’accusa Rafael e Lala Guliyev, entrambi di 32 anni, avrebberp raccolto informazioni su siti di sicurezza e infrastrutture nazionali, oltre ad aver pedinato una studiosa presso un think tank sulla sicurezza con l’intenzione di farle del male.
Idf, attacco aereo in Cisgiordania contro uomini armati
Le Forze di difesa israeliane hanno riferito che l’esercito è impegnato in un raid antiterrorismo nel campo profughi di Nur Shams, nella Cisgiordania centrale, con un attacco aereo mirato a uomini armati che hanno aperto il fuoco contro le truppe. Due palestinesi sono morti durante l’attacco. Lo riporta il Times of Israel precisando che nell’operazione sono coinvolte forze dell’esercito, dello Shin Bet e della polizia. L’operazione, viene riferito, è iniziata poco dopo che le truppe hanno ucciso Hussam al-Malah nella città di Tulkarem, in Cisgiordania. Malah, viene spiegato dai funzionari, era un importante membro di Hamas che pianificava di effettuare imminenti attacchi terroristici. Lo riporta il Times of Israel.
Israele: “Ucciso comandante Hezbollah”
Le forze israeliane hanno annunciato l’uccisione, in un raid aereo nel sud del Libano, di un comandante di Hezbollah responsabile della divisione anti carro della zona di Ghajar, Muhammad Khalil Aliyan.
Msf: “Allarmati per attacchi israeliani a Baalbek-Hermel”
Medici Senza Frontiere (Msf) è gravemente allarmata per gli attacchi israeliani in corso a Baalbek-Hermel. Migliaia di persone, tra cui membri dello staff di Msf, che da tempo supporta le comunità di questa regione, stanno cercando sicurezza, interrompendo le attività umanitarie essenziali nell’area.
Fischiato da pro-Palestina, frontman Radiohead lascia palco
Durante un concerto da solista a Melbourne, il frontman dei Radiohead Thom Yorke ha abbandonato il palco dopo essere stato fischiato da un manifestante pro-Palestina che era tra il pubblico. E’ avvenuto – come riporta il The Guardian – verso la fine del concerto al Sidney Myer Music Bowl, previsto nell’ambito del tour “Everything” di Yorke. Il contestatore ha fatto riferimento al “il genocidio israeliano di Gaza” e “ai numerosi bambini morti”. Yorke è stato criticato dai pro-Palestina per la decisione dei Radiohead di suonare in Israele (nel 2017 a Tel Aviv). Dopo qualche minuto il cantante è tornato sul palco dopo per eseguire la sua ultima canzone della serata. “Suonare in un paese – aveva scritto all’epoca sui social – non è la stessa cosa che sostenere il governo. Abbiamo suonato in Israele per oltre 20 anni attraverso una serie di governi, alcuni più liberali di altri. Come abbiamo fatto in America. Non sosteniamo Netanyahu più di quanto non sosteniamo Trump, ma suoniamo comunque in America”
Hezbollah: “Lanciati quattro attacchi contro Israele”
Il gruppo armato libanese Hezbollah ha affermato che i suoi combattenti hanno lanciato quattro attacchi contro posizioni israeliane, tra cui gli insediamenti di Liman e Gesher HaZiv e la città di Kiryat Shmona. Lo riporta Al Jazeera.
Gli attacchi sono avvenuti mentre il nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem, ha dichiarato che il gruppo continuerà a combattere contro Israele “finché non gli verranno offerte condizioni di cessate il fuoco che riterrà accettabili”.
Media, accordo su Libano prevede che Idf risponda a minacce
Una bozza di accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Libano, sostenuta dagli Stati Uniti e presentata a Israele come parte delle negoziazioni per un accordo permanente, include un mandato che consentirebbe a Israele di effettuare attacchi aerei lungo il confine tra i due paesi, in territorio libanese, al fine di contrastare eventuali minacce poste da Hezbollah o da altri gruppi. Lo ha riferito la tv israeliana Kan, citata da Haaretz.
Media, Trump a Netanyahu “Fine guerra a Gaza entro gennaio”
L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto al premier israeliano Benjamin Netanyahu che desidera che Israele concluda la guerra a Gaza entro il suo eventuale ritorno alla presidenza, qualora vincesse le elezioni. Lo hanno rivelato al Times of Israel due fonti a conoscenza della questione.
Attacchi aerei Israele in Libano, 19 morti
Gli attacchi israeliani odierni in Libano hanno ucciso 19 persone, tra cui otto donne, in due città nella regione di Baalbek. Lo ha annunciato il ministero della Salute libanese.