Il 2024 è stato l’anno della consacrazione per Jannik Sinner, che si è portato a casa due grandi Slam ed è diventato il numero uno al mondo. Ma è stato anche l’anno del caso doping, che lo ha tormentato da quando è stato trovato positivo al Clostebol. Nello speciale di Sky Sport ‘Jannik oltre il tennis, Sinner si racconta’, l’azzurro ha parlato a lungo del periodo in cui la notizia è diventata di dominio pubblico e delle reazioni che la stessa ha suscitato.
“È stato difficile innanzitutto perché non potevo aprirmi con tante persone – ha spiegato Sinner -. È un periodo molto delicato, non sapevo come comportarmi. Non sapevo cosa sarebbe uscito, cosa sarebbe successo col team. È molto difficile – ha poi aggiunto – perché sono sempre io a tenere il controllo, mentre in quel momento era abbastanza facile perderlo“.
Proprio in quel momento, Jannik ha capito chi era davvero suo amico. “Niente succede per caso e questo forse è successo per capire chi è mio amico e chi no – ha sottolineato Sinner -. Ho separato queste due faccende. Ho capito che ci sono tanti giocatori che non pensavo fossero amici e una quantità abbastanza grande di giocatori che pensavo fossero amici, ma che amici non lo sono. Non dico che mi ha fatto bene – ha concluso -, ma mi ha fatto capire tante cose“.