Mancava il commento di Romano Prodi alla vittoria di Donald Trump ed eccolo servito. Per il già due volte presidente del Consiglio “Trump non metterà le dogane subito ma colpirà i singoli paesi nei prodotti che stanno più a cuore, lo champagne francese, i formaggi italiani: o noi facciamo la difesa insieme o le prendiamo e basta”. Intervenendo al Forum Coldiretti a Roma, il presidente di Fondazione per la collaborazione tra i Popoli è convinto che “il problema è il fatto che l’Europa è un meraviglioso pane ma è mezzo cotto e mezzo crudo, e non piace”. Si è detto che “Trump sarà contro l’Europa ma attenzione, – ha aggiunto – ma Kamala Harris non ha mai nominato l’Europa in nessuno dei suoi discorsi, quindi noi non esitiamo proprio…”.
In ogni caso non resta che stare ad aspettare: “Adesso vediamo cosa decide Trump. Se badiamo alle sue parole è un bel dramma, poi spesso quello che si dice in campagna elettorale non lo si applica. Io penso che, come ho detto stamattina, comincerà a colpire alcune produzioni leader, noi parliamo di agricoltura oggi, paese per paese, colpirà lo champagne in Francia, colpirà i formaggi o il vino in Italia, insomma, cercherà di dare qualche lezione particolare”.
La soluzione? “Stare tutti assieme”. Solo così – è il suo pensiero – “l’Europa ha autorità. La nostra capacità di risposta è molto forte, ecco, perché… ‘America first’, ma attenzione che nel suo programma l’ha trasformata in ‘America alone’, cioè America sola. E c’è una bella differenza fra essere primo ed essere solo”.