“Tra Italia e Egitto ci sono
stretti legami, declinati in due secoli di storia, archeologia,
arte, musica, linguistica, architettura, scienza e
antropologia”. Lo ha detto la presidente dell’Egizio, Evelina
Christillin nella cerimonia per il bicentenario con il capo
dello Stato Sergio Mattarella, il ministro Alessandro Giuli e il
ministro egiziano per il Turismo e le Antichità Sherif Fathy.
Christillin ha parlato di “grande e proficua collaborazione” tra
i due Paesi: “siamo certi – ha affermato – che la cultura e i
progetti condivisi possano costituire, oltre ogni circostanza,
un ponte verso il futuro”.
“Un anniversario non è solo un esercizio di memoria, un
tributo, pur doveroso, al passato. È un momento in cui si deve
guardare avanti: i duecento anni del Museo Egizio vogliono
essere quindi l’occasione per individuare nuove strade da
percorrere, nuove sfide da affrontare” ha sottolineato
Christillin, confermata il 19 novembre da Giuli alla guida del
museo fino al 2028.
“Non dimentichiamo che la vita di ogni museo, oltre che con
la scienza e le collezioni – ha spiegato – fiorisce soprattutto
in una comunità di cui tutti fanno parte, e dove l’integrazione,
la solidarietà, la partecipazione e l’apertura, sono garanzie
imprescindibile per comprendere e realizzare compiutamente la
propria missione; nessuno va lasciato indietro, cultura e
formazione sono e devono essere patrimonio di tutti”.
Christillin ha concluso l’intervento con “un ringraziamento
sincero all’Italia e all’Egitto, doppie patrie che hanno
permesso alla nostra comunità di essere centro di sapienza e di
affetto, di scienza e di curiosità, di presenza e di incontro
dentro e fuori dalle mura di via Accademia delle Scienze”.
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