Accoltellato almeno cinque volte all’addome mentre era in strada, non lontano da casa, e lasciato lì in una pozza di sangue. L’ex netturbino 68enne, Renzo Cristofori, è morto a Caprarola, in provincia di Viterbo, giovedì 28 novembre, e per l’omicidio è stato arrestato Ian Patrick Sardo, di 31 anni, che durante il primo interrogatorio con il Pm Massimiliano Siddi si era dichiarato innocente e totalmente estraneo alla vicenda: «Ero uscito di casa per prendere le sigarette da un amico. Non c’entro nulla con la morte di quell’uomo». Ci sono ancora degli interrogativi da chiarire riguardo il movente e l’arma del delitto.
L’omicidio: cosa è successo
Il 31enne, rappresentato dagli avvocati del foro viterbese Paolo Casini e Vania Bracaletti, al momento sarebbe trattenuto nella caserma dei carabinieri di Ronciglione, dove è stato portato dopo che i militari lo hanno prelevato dalla sua abitazione situata a una cinquantina di metri dal luogo del delitto. Abitazione che subito dopo è stata sottoposta a sequestro giudiziario.
Intanto emergono nuovi particolari sulla morte del 68enne. Sembra infatti che il suo aggressore lo abbia ucciso, sferrandogli almeno 5 coltellate all’addome, mentre si trovava proprio di fronte alla casa della madre 92enne. Sulla vicenda permangono ancora punti oscuri che i carabinieri stanno tentando di chiarire, come per esempio la sparizione dell’arma usata per l’omicidio, che tuttora gli inquirenti starebbero cercando.
Un testimone avrebbe sentito la vittima gridare «Mi ha colpito!» più volte, per poi vedere il 31enne allontanarsi verso casa con indosso un giubbotto rosso e un paio di pantaloni sporchi di sangue.
L’arma, che ancora non è stata trovata, sarebbe delle dimensioni di un coltello da cucina.
Il rapporto tra la vittima e il killer
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, poi confermato dai racconti dei vicini, i due si conoscevano e abitavano a circa 70 metri di distanza. Ian Patrick Sardo, il 31enne arrestato per l’omicidio, aveva dei precedenti e Renzo sembrava l’unico disposto ad aiutarlo.
Secondo quanto raccontato da una vicina a Viterbo Today, «Capitava di vederli fermi a parlare nella via e a volte il 31enne andava anche a casa di Renzo. Renzo lo aiutava. Non era strano vedere i carabinieri o l’ambulanza nella via. Intervenivano spesso perché lui creava problemi».
Renzo Cristofori: chi è la vittima
Il 68enne era un ex netturbino, molto apprezzato e rispettato a Caprarola. Today riporta le parole di una vicina: «Non dava mai fastidio a nessuno. Tutti i giorni faceva solo casa e lavoro, lavoro e casa. Era una brava persona».
La famiglia della vittima era originaria del posto, e Renzo condivideva la casa con la mamma di 90 anni, ancora sconvolta per la perdita del figlio: «Ho avuto paura – ha raccontato a ViterboToday -. Non sono uscita per niente, sono rimasta in casa. Non ho visto niente e non so niente. Non posso camminare e sto sempre in casa». L’uomo aveva già sofferto, anni fa, per la morte del fratello in un incidente.